È risaputo che, soprattutto parlando di determinati argomenti, la distanza tra realtà e percepito sia davvero ampia. Figuratevi parlando di un argomento “caldo” come quello dell’ immigrazione nel nostro paese.
Secondo recenti sondaggi, la maggior parte della popolazione italiana vive l’ immigrazione come un fenomeno in drammatico aumento, alcuni addirittura come un’invasione. Le persone credono che la maggior parte degli immigrati siano uomini provenienti da Africa e Medio Oriente, che vengono in Italia per chiedere asilo politico nel nostro paese e rimanerci. Il pensiero comune è che l’ immigrazione sia qualcosa di dannoso per il nostro paese, soprattutto da un punto di vista economico: gli immigrati costano e pure tanto. Oltretutto, la maggioranza di questi immigrati sarebbe di religione musulmana.
Abbiamo usato il condizionale e verbi come “credere” perché tutto ciò che si è detto finora è proprio questo: una convinzione che non trova riscontro nella realtà. Quindi, parliamo di fatti.
L’ immigrazione nell’ultimo anno si è tenuta stazionaria (circa 5,3 milioni di immigrati regolari e 600 mila irregolari). Di tutte queste persone, solo 300 mila hanno fatto richiesta d’asilo; tutti gli altri sono venuti in Italia per trovare lavoro, per cercare un futuro migliore per la propria famiglia oppure per ricongiungersi a parenti che già si trovano qui. Adesso arriviamo alla parte più sorprendente: la maggior parte degli immigrati sono donne europee di religione cristiana e la loro presenza in Italia porta vantaggi consistenti per le nostre finanze (accenniamo solo alla questione contributi e pensioni).
Come mai così tanta differenza tra i dati reali e l’idea delle persone?
Sembra inutile e ridondante dirlo, ma la pressione mediatica degli ultimi anni ha contribuito a dare un’immagine distorta dell’ immigrazione in Italia e degli immigrati stessi. Mentre si chiudevano porti e si gridava allarmati all’invasione, molte persone provenienti da altri paesi europei entravano nel nostro paese in cerca di lavoro e di nuove occasioni per la propria famiglia. A causa di una propaganda politica aggressiva e monotematica, la parola “immigrato” ha assunto sempre di più una connotazione negativa e distorta, rappresentata da ragazzi disperati provenienti dal Mediterraneo. Ma la realtà è ben diversa.
E se non inizieremo a considerare queste persone come una grande risorsa, in un paese che invecchia e non fa figli, rimarremo incastrati in convinzioni inutili, che ci porteranno solo più grandi e gravi problemi.