In questi giorni Tutto Food occupa le pagine di tutti i giornali.
Prendo quindi spunto per raccontarvi una storia di successo a questo proposito, legata all’Africa, al suo rapporto (in questo caso, positivo) con l’Italia e al cibo.
Da 12 anni, Alice for Children gestisce due orfanotrofi e due scuole nelle baraccopoli di Nairobi, un inferno che, tra le altre cose, presenta un tasso di disoccupazione giovanile enorme. In Kenya, da un’inchiesta del Nation di qualche giorno fa, sappiamo che il PIL cresce ma, purtroppo, non crescono i posti di lavoro.
Alice for Children si impegna per educare e istruire moltissimi ragazzi delle baraccopoli fino alla fine delle scuole secondarie (equivalenti ai nostri licei o istituti professionali) e cerca di avviarli al lavoro.
Negli anni però, ci siamo resi conto che le scuole secondarie non riuscivano, poi, ha dare sufficienti possibilità ai ragazzi per trovare un lavoro, con il risultato che, dopo il diploma, ragazzi e ragazze facevano ritorno nelle baraccopoli, da cui li avevamo tirati fuori a forza.
Un vero insuccesso per noi e l’associazione, che assistevamo alla ripetizione infinita di questo processo e ne soffrivamo, proprio come se vedessimo i nostri figli studiare per tanti anni per poi crollare nella miseria.
Ci siamo chiesti come uscirne e siamo arrivati a un’idea: “siamo italiani”, ci siamo detti, “disfiamoci dei licei, mandiamoli tutti a scuola di cucina keniota e poi creiamo una scuola di specializzazione di cucina italiana, che possa dare ai nostri ragazzi la possibilità di distinguersi dagli altri e di avere un’occasione durante i colloqui di lavoro”.
Abbiamo così dato vita a una scuola di specializzazione in cucina italiana, che abbiamo chiamato Alice Italian Food Academy e che ha visto la luce lo scorso anno, con la prima classe. Abbiamo e continuiamo ad avere il valido aiuto della scuola Carlo Porta di Milano, della Federazione dei cuochi, del Cucchiaio d’Argento, dell’Ambasciata italiana di Nairobi e di tanti altri sponsor.
Tutti i ragazzi che lo scorso anno hanno accettato la sfida e che si sono diplomati presso la Food Academy hanno trovato lavoro in hotel e ristoranti di Nairobi e delle località costiere, dove il turismo è un settore in crescita, specie quello dedicato agli italiani. I nostri ragazzi oggi sanno preparare ottimi spaghetti, lasagne, focacce e tanti altri piatti della nostra tradizione culinaria.
Quest’anno stiamo preparando la seconda Food Academy e se qualcuno dovesse passare da Nairobi, venga pure a trovarci: lo inviteremo a mangiare i nostri tagliolini fatti a mano con pomodoro e basilico.