Cominciamo dal nome di questo blog: Exploding Africa.

Ho voluto definire esplosiva l’Africa perché la parola ha un doppio significato: qualcosa che può avere molto successo oppure qualcosa che può scoppiare.

Questa è l’Africa. Esplosiva. E la parte che potrebbe deflagrare è tanta.

Tanto da far pendere verso il pessimismo la bilancia dell’analisi.

Per quale motivo? Per una serie di evidenze esplosive, che analizzeremo di settimana in settimana a partire dalla fine del mese di gennaio.

Ma lasciate che vi presenti queste evidenze.

La prima è la crescita demografica africana.

Oggi il continente conta un miliardo e 100 milioni di persone; nel 2050 saranno due miliardi e mezzo, nel 2100 quattro miliardi e trecento milioni.

Una crescita allarmante, che a fine secolo vedrà 4 su 10 degli abitanti della terra essere africani.

A fronte di altri 4 asiatici, 1 bianco e 1 sudamericano.

Un po’ più della metà della popolazione africana attuale è sotto i 20 anni, e al ritmo di circa 5 bambini a testa si arriva logicamente a questo incremento. Quando parlo di questi numeri, la gente è incredula, alza le spalle e nega il fatto: basta una epidemia, faranno la contraccezione,

tanto è tra cento anni…

L’epidemia di ebola ha fatto 4000 morti. Nulla. E la contraccezione è conosciuta da 1 donna su 100.

Cento anni sono pochi per la demografia. I trend sono già in atto e, purtroppo, sono inarrestabili.

Insieme a risorse naturali, globalizzazione di beni e capitali, cambiamento climatico e rivoluzione tecnologica, la tendenza demografica è uno dei cosiddetti “pilastri dello sviluppo”, ossia uno di quegli elementi la cui evoluzione determina il futuro di ogni singolo paese e del mondo in generale.

Non possiamo permetterci di ignorare i numeri impressionanti che caratterizzano il continente africano e che avranno conseguenze sull’Europa e sul mondo.