Globalizzazione e Politica, Post

La politica rischia di “bloccare” l’Africa.

febbraio 23, 2018
La politica africana in molti paesi è come una partita a pallone tra due o tre squadre con milioni di tifosi. È bene conoscere il meccanismo per capirla.
In Africa le tribù, o meglio le micro-nazioni, come vengono definite dal premio Nobel Wangari Maathai nel suo libro “The challenge of Africa”, sono il vecchio derivato dell’Africa pre-coloniale, mai morta.
Il fenomeno delle tribù non si è sviluppato in tutti i 54 paesi del continente, ma nelle nazioni che hanno subito maggiormente il fenomeno della colonizzazione e dell’imperialismo europeo, quelle che hanno visto i propri confini essere ridisegnati a tavolino, la realtà delle micro-nazioni è ancora presente e continua a influenzarne l’ecosistema sociale e politico.
Le micro – nazioni sono composte da persone della stessa etnia, spesso geograficamente vicine, sovente della stessa lingua, dislocate però in nazioni diverse. Sono queste appartenenze etniche a definire le preferenze politiche: nella competizione politica attuale non vincono gli obiettivi e i programmi, i candidati non si differenziano per un’idea diversa di nazione, di valori e di riforme da portare avanti, ma per la tribù cui appartengono.
C’è però una speranza: i giovani, che rappresentano il 70% dei votanti e una forza che sta prendendo consapevolezza di sé e del potere di cambiamento che rappresenta; forse l’unica vera chance per vincere il tribalismo e muoversi verso una politica più concreta.
Sembra che non parlino più di etnie, ma di socialità ed occupazione. Sembra. Che sia una debole luce in fondo al tunnel?

You Might Also Like